La ragazza di fuoco by Collins Suzanne

La ragazza di fuoco by Collins Suzanne

autore:Collins Suzanne [Suzanne, Collins]
La lingua: ita
Format: epub, mobi, azw3
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


da quelli che sembrano i rintocchi di una campana. Dong! Dong! Non è esattamente come quella

che suonano al Palazzo di Giustizia per l'ultimo dell'anno, ma le assomiglia abbastanza. Peeta e

Mags non si svegliano, ma Finnick ha lo stesso sguardo attento che sento di avere anch'io. I

rintocchi si fermano.

—Ne ho contati dodici — dice.

Annuisco. Dodici. Cosa significa? Un rintocco per ogni distretto? Forse. Ma perché? — Secondo

te vuol dire qualcosa?

—Non ne ho la minima idea — risponde lui.

Aspettiamo ulteriori istruzioni, magari un messaggio di Claudius Templesmith. Un invito a un

banchetto. L'unica cosa degna di nota avviene in lontananza. Un lampo colpisce un albero,

dopodiché vediamo una serie di fulmini. Immagino voglia dire che pioverà: una fonte d'acqua per

chi non ha un mentore intelligente come Haymitch.

—Va' a dormire, Finnick. In ogni caso, è il mio turno di guardia — dico.

Finnick esita, ma nessuno può restare sveglio per sempre. Si sistema all'imboccatura della

capanna, una mano stretta attorno al tridente, e sprofonda in un sonno irrequieto.

Io mi siedo con una freccia incoccata e tengo d'occhio la giungla, che alla luce della luna è di un

pallido verde spettrale. Dopo circa un'ora, i fulmini scompaiono. Sento la pioggia avvicinarsi,

picchiettare sulle foglie a qualche centinaio di metri di distanza. Continuo ad aspettare che ci

raggiunga, ma non arriva.

Un colpo di cannone mi fa sobbalzare, ma i miei compagni continuano a dormire. Non avrebbe

senso svegliarli per questo. Un altro vincitore morto. Non mi concedo nemmeno di chiedermi chi

sia.

La pioggia in lontananza si interrompe all'improvviso, come il temporale dell'anno scorso.

Qualche istante dopo vedo la nebbia arrivare lentamente da dove è piovuto fino a poco fa. È solo

una reazione. La pioggia fresca sul terreno bollente, penso. Continua ad avvicinarsi a velocità

costante. I rampicanti si allungano e poi si ripiegano come dita, come se si stiracchiassero dopo un

lungo sonno. Mentre mi guardo attorno, sento che mi si stanno drizzando i peli della nuca. C'è

qualcosa di sbagliato, in questa nebbia. Sta avanzando in modo troppo uniforme per essere naturale.

E se non è naturale...

Un rivoltante odore dolciastro inizia a invadere le mie narici mentre mi protendo verso gli altri e

gli urlo di svegliarsi.

Nei pochi secondi che impiego a scuoterli dal sonno ho già cominciato a coprirmi di vesciche.

CAPITOLO 21

Minuscole coltellate roventi. Ovunque le goccioline di nebbia mi tocchino la pelle.

—Via! — urlo agli altri. — Via!

Finnick si sveglia di scatto e balza in piedi per affrontare il nemico. Ma quando vede il muro di

nebbia si carica in spalla Mags ancora addormentata e parte di corsa. Peeta è in piedi, ma non è

ancora del tutto sveglio. Lo afferro per un braccio e inizio a spingerlo nella giungla, dietro a

Finnick.

—Cosa c'è? Cosa c'è? — mi chiede disorientato.

—Una specie di nebbia. Gas velenoso. Sbrigati, Peeta! — lo incito. Capisco che, per quanto lo

abbia negato nel corso della giornata, gli effetti dello scontro col campo di forza sono stati notevoli.

È lento, molto più lento del solito. E inciampa a ogni passo nell'intrico di rampicanti e sottobosco

che ogni tanto fa perdere l'equilibrio anche a me.

Mi guardo alle spalle: il muro di nebbia si estende in linea retta a perdita d'occhio.



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